Tu chiamale se vuoi, emozioni

lucio-battisti1Non c’è spiaggia in cui prendendo in mano una chitarra, nel corso della discussione su quale pezzo cantare, mentre il fuoco del falò scalda i colori e i volti nelle notti d’estate, la scelta non ricada su “o mare nero o mare nero o mare neee”. La canzone del sole, colonna sonora di tantissimi amori adolescenziali, ha unito la generazione dei nostri genitori con la nostra, e con quelle successive, vero e proprio emblema della canzone popolare. Dalla struggente “io vorrei, non vorrei, ma se puoi”, al “emozioni”, passando per “i giardini di marzo”, “la spada nel cuore” per 45 anni Lucio Battisti è stata la colonna sonora dei viaggi in auto, degli innamoramenti, delle feste di paese. Accompagnato dal fedele paroliere Mogol, ha cantato traslochi (“Vendo casa”), giovinezze (“la collina dei ciliegi”), solitudini (“Anche per te”), e soprattutto estati (“acqua azzurra, acqua chiara”), o perlomeno le mie, nelle cassette della Uno grigia lungo le stradine strette della bassa. E ogni volta, ogni pezzo, mi riporta alla bambina che canta a squarciagola sul sedile posteriore. Oggi Lucio compirebbe 71 anni, noi vogliamo festeggiarlo, come se fosse ancora con la chitarra in mano, a cantare il suo canto libero. Augurissimi!

LUCIO BATTISTI NASCE A POGGIO BUSTONE IL 5 MARZO 1943, SOTTO L’EMOZIONANTE SEGNO DEI PESCI

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