1° giugno: A qualcuno piace Marilyn?

Di lei si è detto di tutto, si è letto di tutto, e tutto morbosamente si pensa di sapere. Dal canto mio non mi arrogo il diritto di raccontarvi qualche altarino, rimasto celato a 50 dalla sua morte; preferisco immaginarla nel suo pieno splendore, quando con un seghetto accorciava soltanto uno dei suoi tacchi per poter avere quell’andatura dondolante, che l’ha resa la donna più desiderata al mondo.

Lei, Norma Jeane, che pensava che la cultura l’avrebbe salvata da un destino fatto semplicemente di cotonature e tinture biondo platino. Lei che fino all’ultimo ha creduto di inseguire l’amore, accontentandosi spesso del ruolo di amante illustre, non ha capito che l’unico che l’avesse davvero amata  per quello che era, era stato Joe.  Io credo che fino all’ultimo sarebbero potuti tornare indietro e ammettendo le reciproche colpe, ripartire da 0, ma oramai era tardi. Norma Jeane credeva troppo alle fandonie raccontatole dai fratelli Kennedy, si era illusa che la governante potesse essere davvero la mamma che non aveva mai avuto; e forse, la tristezza di aver rinunciato definitivamente alla possibilità di un figlio, l’hanno fatta sprofondare in quel baratro da cui non è più uscita, e che la notte del 5 agosto ha tragicamente messo fine alla sua splendida, ma pur sempre triste vita.

La maggior parte di noi, se la ricorda in quei film che l’hanno resa un’icona, Quando la moglie va in vacanza, Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, A qualcuno piace caldo, e via discorrendo, ma io me la voglio ricordare maggiormente per quelle perle che ha saputo regalarci, al di là del concetto che fosse soltanto un’altra finta bionda oca:
Le donne sono dotate di due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli uomini, non possono utilizzarle contemporaneamente.
Una donna che sapeva usare il suo fascino, a dispetto dei movimenti civili sopraggiunti dopo, che volevano la donna libera da ogni preconcetto sessista e non più oggetto sessuale. Le femministe sicuramente non l’hanno capita, e l’hanno sempre incolpata di essere promotrice di una visione becera da parte del mondo maschile. Come si sbagliavano…
Marilyn era semplicemente Marilyn.
Come chiedere al sole di non splendere?

Io, in quanto femmina, riesco soltanto ad immaginarmela come un essere gracile e fragile, con un potere seduttivo tale, da incantare soltanto con lo sguardo. Una donna, che non ha saputo cogliere la propria forza e che si è lasciata “manipolare” dall’amore, sperando in un riscatto da una vita troppo amara a volte. Una donna che ha saputo mettere a tacere le malelingue, semplicemente dicendo:  “Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare”.

 

NORMA JEANE BAKER E’ NATA IL 1° GIUGNO 1926 A HOLLYWOOD, SOTTO IL SEGNO DEI GEMELLI

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