10 maggio: Bono Vox

Nati il 10 maggio sotto il segno del toro: Bono Vox

Bono, al secolo, Paul David Hewson è nato a Dublino il 10 maggio del 1960. Oggi è un po’ l’icona della rock/pop star super seducente, con quello sguardo magnetico spesso celato dagli occhiali da sole sugli occhi… ma la storia artistica di Bono ha un inizio piuttosto tormentato.

All’età di 14 anni perde improvvisamente la madre in seguito ad una malattia e questo lo porta ad andare male a scuola e a frequentare cattive compagnie, compiendo atti vandalici in giro per Dublino.

Ma la vita di Paul David è destinata a cambiare quando legge un annuncio affisso sulla bacheca del suo liceo: “SI CERCANO MEMBRI PER UNA ROCK BAND”. Paul David si presenta alle audizioni e lì nasce la leggenda: il suo nome cambia in Bono Vox, dal nome di un negozio di apparecchi acustici di Dublino. Bono inizialmente viene preso come chitarrista, poi comincia a cantare e a scrivere testi per la band (i Feedback), imponendosi come frontman.

È il 1976 e Bono Vox, David Howell Evans in arte The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr diventano una cosa sola, cambiano il loro nome in U2 e diventando gli artisti di maggior successo nella storia della musica. Dagli Anni Ottanta a oggi continuano a vendere milioni di dischi, hanno vinto numerosi Grammy Awards, imponendosi anche a livello umanitario, per il grande interesse suscitato sulla questione irlandese e sul rispetto dei diritti civili.

Anche perchè Bono, pur avendo fatto parte da ragazzo di quella gioventù bruciata, un po’ sbandata che compiva atti di vandalismo, ora, paradossalmente, è contro la violenza, contro le minacce e sogna per il mondo un futuro largamente migliore. Dal 1999 infatti è anche impegnato in diverse campagne umanitarie, il che è perfettamente in linea con l’amore per la pace, l’ambiente, la natura e la vita tranquilla tipici del toro.

Come musicista ha scritto anche per il cinema, firmando tante canzoni per le colonne sonore di diversi film e nel 2002, dopo la nomination agli Oscar per la miglior canzone “The Hands That Built America” del film Gangs of New York di Martin Scorsese , viene insignito del titolo di Cavaliere dalla Regina Elisabetta II, per il grande contributo in ambito umanitario e musicale, senza però essere chiamato “sir” perché tale titolo spetta ai soli cittadini anglosassoni.

L’anno successivo, invece, è stato candidato al Premio Nobel per la pace come promotore di una notevole campagna anti-AIDS in Africa, ricevendo però solo la Legione d’Onore dal presidente Jacques Chirac.

Grande amico di Brandon Flowers (frontman dei The Killers), adorato da Luciano Pavarotti, ha scritto canzoni per Frank Sinatra, Johnny Cash, Keith Richards e Sinéad O’Connor.

In quanto toro fino al midollo è poco incline alla vita mondana, ai colpi di testa ed è nella famiglia che vede uno dei suoi grandi punti di forza: non è un caso quindi che sia sposato con Alison Stewart dal 1982 (a cui è dedicata “The Sweetest Thing”) e che abbiano avuto quattro figli: Jordan, Memphis Eve, Elijah Bob Patricius Guggi Q e John Abraham.

Oggi Bono compie 56 anni e sta lavorando con la sua band al nuovo album, “Songs of Experience”, che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno. Perciò auguri doppi ma intanto oggi buon compleanno Bono Vox!

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