16 giugno: Geronimo il capo

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Diffido sempre dalle persone che non amano la propria patria, la propria città, la propria famiglia. Da Batman a Obama mi sono sempre piaciuti quelli con un certo senso civico!

E pensa un pò se ad un certo punto arrivasse un pallido cavaliere dall’accento strano a dirti che sarebbe meglio andassi un pò più in la.

Ma lui, Geronimo, ha lottato contro i messicani e si è nascosto come un camaleonte prima di riconoscere l’autorità del governo degli Stati Uniti. Prima di abbandonare le terre degli Apache. Lui era un sognatore, un veggente, uno sciamano e un guerriero. Lui è ancora oggi un simbolo della lotta per la libertà del proprio popolo, della forza delle tradizioni, della grandezza della storia.

Lui in tutto questo darsi da fare ha trovato anche il tempo di avere otto mogli e diversi figli. Comportamento permesso e addirittura stimato nella cultura apache!

Lui, che si arrese a Nelson Miles, da indomabile gemelli se ne pentì e sul letto di morte confessó al nipote che avrebbe dovuto combattere fino a quando non sarebbe rimasto l’ultimo uomo vivo.

Questa è l’indomita audacia di un gemelli come Geronimo che nacque il 16 giugno 1829 a No-Doyohn Canyon (ora Clifton)

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