19 Luglio: Vorrei una zuppa, Campbell?

Lo avrete capito da un po’ ormai, sono un’inguaribile romantica. Mi piace pensare di essere una panda travestita da iena, che spesso e volentieri si trincera dietro ad un arbusto di bamboo, per non mostrare il fianco “sensibile”(ho appena scoperto che i PANDA sono animali ferocissimi, come non detto!)  Questo mio lato “malcelato”, esce allo scoperto durante la visione di film, nello specifico di melò drammatici, ma anche comici ultimamente… Insomma a me una buona colonna sonora, e qualche momento emotivamente topico, producono un quantitativo lacrimale imbarazzante. Ovviamente poi ne vado fiera come non mai, e non ho nessun problema a mostrarmi al mio Superman – alquanto imbarazzato ogni volta –  con trucco disfatto e naso rosso, perché per me la filosofia è: “what you see is what you get”!

Pertanto 21 anni fa, uscì il film Scelta d’Amore (che già solo il titolo era un programma) – e si diede inizio a questa abitudine, ormai comprovata e rodata in anni e anni di pellicole viste e riviste. Chi non ha visto questo capolavoro?  Lei, la splendida Julia, azzeccatissima nel ruolo, e lui Campbell magistrale nella parte del malato. Oh dio, che struggimento. Non voglio raccontare il film, consiglio la visione insieme alla scorta Kleenex; ma sta di fatto che da quel giorno Campbell, anche in ruoli più o meno simili, mi è sempre piaciuto.

Discendente di un grande attore, che per primo rifiutò l’Oscar, Campbell, dimostra che la mela non cade tanto lontano dall’albero. In questi anni si è distinto più per le produzioni off-hollywood che non quelle fantasmagoriche a cui era abituato fin dall’inizio. La sua interpretazione ne Il Te’ nel Deserto è tuttora epica, se ve la ricordate: un viaggio dove “il cielo è così strano, quasi solido“; ma resta lontana da quelle che sono state poi le sue inclinazioni. Anche Singles, film sull’underground generazionale di Seattle, è passato in sordina, ma resta un film straordinario, dove le doti artistiche di Campbell sono evidenti. Anche in questo caso, il ruolo è quello di un uomo romantico, capace di distruggersi per amore. Ah che bello.
Una tantum fa proprio bene al cuore, immergersi totalmente in questi film melodrammatici, così poi quel macho che avete accanto sul divano, non vi pare più così emotivamente immaturo; e anche se non piange come un vitello, è pur sempre lì accanto a voi, e non sta neanche ridendo.

A onor del vero, a Campbell la parte del bastardo non viene neanche poi male, non so se ve lo ricordate nel ruolo di ex professore di una ingenua Drew Barrymore, di Scrivimi una Canzone, che spacca la faccia al cavalier senza macchia Hugh Grant! Beh lì quegli occhi di ghiaccio gli sono tornati stra-comodi!

CAMPBELL SCOTT, NASCE A NEW YORK IL 19 LUGLIO 1961, SOTTO IL SEGNO DEL CANCRO

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