26 dicembre: lo tsunami

Oggi è Santo Stefano, il giorno dopo Natale, siamo tutti stracarichi di cibo e saturi di parenti! Per questo capisco chi decide di partire per mete esotiche! Lo fa per scappare da questa maratona alimentare che letteralmente mette ko.

Probabilmente però, chi nel 2004 ha fatto questo pensiero, non si immaginava di trovarsi davanti a ben più grande baraonda, che in confronto il pranzo con tutti gli zii e i cugini di quintuplo grado è una passeggiata.

Oggi cade l’anniversario di quello tsunami che tutti ricordiamo bene per aver squarciato mezzo Oceano Indiano.

Io, come spero molti di voi, l’ho vissuto attraverso le immagini tv, ma vi assicuro che 4 anni dopo, poggiare i piedi su una di quelle isole tagliate a metà dalla forza dell’acqua e vedere ancora le strade in rifacimento e i cartelli stradali che ti indicano dove salire in caso di tsunami, mi ha fatto davvero impressione. E ho all’improvviso realizzato che la natura quando si incazza, lo fa senza mezze misure. Io non so cosa avrei fatto, io che me la faccio sotto appena tira un po’ di vento e dal mio balcone al quinto piano sento l’aria che fischia minacciosa….

 

Oggi 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, cade l’anniversario dello tsunami del 2004 sotto l’incazzoso segno del capricorno

 

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