La fine della sosta di Marte in Ariete: che cosa ci ha lasciato?

Il 7 gennaio 2021 non sarà solamente ricordato come il giorno nel quale ritorneremo in ufficio o in generale al lavoro Dopo le vacanze natalizie più casalinghe di sempre ma anche, dal punto di vista astrologico, come il giorno nel quale finalmente Marte si è spostata dall’Ariete al Toro.

La sosta di Marte in Ariete

Ricapitoliamo: ogni due anni Marte fa una sosta di sei mesi ovvero quattro volte tanto il tempo nel quale di norma sosta in un segno zodiacale. E fin qui nulla di strano. Se nonché nel 2020, anno già particolarmente messo sotto pressione da tutti i pianeti in Capricorno e da quel Saturno che sembrava incazzato come un bufalo alla corrida, Marte ha deciso di fare la sua sosta completamente nel segno dell’Ariete e negli ultimi gradi di questo segno, quadrandosi quindi per la maggior parte di questi sei mesi ai pianeti rimasti in Capricorno.

Marte in Ariete è in domicilio, come dire che lui ci sta proprio bene e che quindi esprime le sue caratteristiche al meglio: se già questo non è certo un pianeta diplomatico e morbido ma piuttosto intransigente e guerriero, nel segno dell’Ariete diventa il bisogno di lottare per i propri diritti, per la propria sopravvivenza, In una modalità più aggressiva che non comprensiva. Marte in Ariete è il guerriero che combatte ancora prima di essersi fermato ad analizzare la situazione, che arranca, che usa tutta la sua passione per imporsi, piuttosto che per combattere per il bene comune.

Nella sua sosta in Ariete Marte ha, per buona parte del tempo, sollecitato negativamente i pianeti in Capricorno che, ormai l’abbiamo capito, volevano dimostrarci quanto sia assolutamente necessario cambiare predisposizione mentale, valori, strutture. Ma dove i pianeti in congiunzione in Capricorno sgretolavano una realtà socio economica che sentivamo come tradizionale, Marte in Ariete rendeva questa comprensione meno illuminata e piuttosto, spesso, ci portava a cercare tutte le vie per mettere al primo posto i nostri bisogni, la nostra personale salvezza. Se infatti nei primi sei mesi del 2020, complice anche un Saturno temporaneamente in Acquario, abbiamo provato a pensare come comunità, facendo ad esempio quanto non era mai stato fatto nella storia ovvero un lockdown totale, nella seconda parte del 2020, quella della sosta di Marte, abbiamo pensato di più a quella che era la nostra salvezza posto che, è chiaro, questa condizione stava diventando difficile da sostenere per ciascuno di noi. Pensiamo ad esempio, estremizzando, a quanto nelle elezioni americane il presidente uscente si sia accanito per restare attaccato al potere. Questa sosta ha reso ancora più insopportabile la situazione, la solitudine, la paura: non dimentichiamoci che Marte in Ariete ha tendenze paranoiche di suo, ovviamente enfatizzate dai fatti in questione.

Dal 7 gennaio 2021 Marte ricomincia il suo percorso tradizionale e per tutto l’anno non farà altre soste. Marte in Toro sembra un momento di relax, di tranquillità anche se non possiamo non notare quanto già a partire dalla prima lunazione (il 13 gennaio con la Luna nuova del segno del Capricorno) si farà notare per la sua congiunzione pericolosa ad Urano. Urano congiunto a Marte indica proprio un momento di esplosione, di ribaltamento della quotidianità soprattutto nelle sue abitudini e dal punto di vista economico, entrambe caratteristiche del Toro. Tuttavia direi che questo passaggio è come se ci permettesse di guardare realmente a che cosa sia possibile fare ciascuno nel suo quotidiano. Siete pronti?

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