5 settembre: Somebody to love Freddy

Vorrei poter solo dire che oggi è un giorno felice, perchè festeggiamo la sua nascita, ma purtroppo questo mi riporta alla triste realtà, sapendo che lui non c’è più. Potrei e vorrei scrivere mille parole, sulla sua persona, sulla sua maestosità a livello mondiale, ma mi rendo conto che forse neanche un blog intero basterebbe.
Perciò sapete che vi dico? Ma chi se ne frega, come diceva qualcuno: “E’ MEGLIO AVER AMATO E POI PERSO, CHE NON AVER MAI AMATO.”

Beh, io Freddy l’ho amato, e l’amo tuttora.  Ogni sua canzone, ogni sua nota, ogni sua tonalità e vocalità evocano brividi, ed emozioni, anche a lunga distanza, meravigliose. Certo poi sale la malinconia perché se ne è andato troppo presto, ma diciamoci la verità ha lasciato talmente tanto che possiamo ritenerci fortunati!

Primo fra i più grandi lasciti, le seguenti parole: An amazing feeling, coming throughEra il lontano 1986, spopolavano i Duran Duran e i paninari, ma soprattutto fu l’anno di YUPPIES – I GIOVANI DI SUCCESSO… Se siete intenditori, ricorderete perfettamente la scena in cui Giacomo si rifugia al lago a pescare per dimenticare Margherita. La canzone che parte a mille, è una della canzoni d’amore più fighe che ad oggi siano state scritte. E chi altro poteva esserne il compositore, se non colui che ne ha scritto forse la metà? Ebbene si, nel suo primo album da solista, Freddy compone I was born to love you”. Un capolavoro!

Nelle interviste che ho poi seguito, anche grazie a quel duo fantastico che sono i miei genitori, ho cominciato ad apprezzare tutto il repertorio dei Queen. Vi ho già parlato dei we passati a guardare tutti insieme Live at Wembley, per cui non voglio tediare oltre. Freddy me lo ricordo come animale da palcoscenico davanti alla folla, e invece quasi un ragazzino spaventato e molto schivo, durante le interviste. Proprio vero, certe personalità più son grandi e più si nascondono; così come necessitano il loro elemento per poter emergere. L’elemento di Freddy sicuramente era il palco.

Nato a Stone Town a Zanzibar, Farrokh Bulsara – vero nome – dimostra fin dalla tenera età  di avere talento. Non soltanto per le arti ma anche per gli sport, non a caso eccelle in pugilato, ping pong, corsa e hockey sul prato. Non a caso, unico UOMO al mondo a potersi permettere le sue mitiche tutine! Ma dobbiamo ringraziare i suoi genitori, se il suo talento musicale è emerso arrivando anche a noi “comuni mortali”. Infatti su sollecitazione dell’allora preside di Farrokh, che suggerisce ai parenti di fargli frequentare un corso intensivo di pianoforte. Come credete che sia andata? Esatto! Quello che poi è stato, lo potete trovare in qualsiasi video musicale, celebrativo dei Queen.
Freddy al piano è uno spettacolare menestrello, che incanta con la sua voce. Seduce la platea, fa impazzire uomini e donne, con quel suo stile ambiguo, ma soprattutto parla ai cuori di tutti. E’ unico.

Spero che non abbia avuto rimpianti nella sua carriera, ma soprattutto nella sua vita privata, anche se oggi confesso che non mi dispiacerebbe sapere che ha lasciato un pezzetto di sé su questa terra.  Vorrei potergli fare gli auguri oggi, e forse a modo mio posso, per cui Freddy, Buon Compleanno e ricorda Someone still loves you! (Radio Gaga)

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=V8qm8KPti7A[/youtube]

FARROKH BULSARA, PER ME SOLO FREDDY, E’ NATO IL 5 SETTEMBRE 1946 A STONE ISLAND – ZANZIBAR, SOTTO L’INCREDIBILE SEGNO DELLA VERGINE

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