7 settembre: brrrr che paura!

Il suo viso non è certo dei più rassicuranti: guancia incavata, capello spelacchiato e occhiaia profonda. Se fosse il personaggio di uno dei suoi film sarebbe sicuramente l’assassino. O il becchino!

Dario Argento è uno dei più famosi e riconosciuti maestri dell’horror italiano (l’unico europeo ad esempio ad aver partecipato alla serie americana “Masters of Horror”): non solo nei suoi film parla di omicidi, paranormale, traumi psichici, follia e deviazioni sessuali ma riprende tutte le tecniche dei suoi predecessori (Hitchcock per primo) ed insinua la paura nel più profondo dei nostri ricordi infantili.

La paura, quella vera, è forse la più difficile delle emozioni da suscitare negli spettatori. Sono ormai lontani i tempi dei fratelli Lumiere in cui le persone sedute al cinema scappavano davanti all’immagine della locomotiva che avanzava! Adesso la paura ci deve penetrare l’inconscio ed i ricordi, dobbiamo immedesimarci e riconoscerci, altrimenti il film rimane un capolavoro della suspance come quelli del maestro Albert.

E Dario Argento le usa tutte le tecniche per farci tremare nelle mutande e tornarci in mente nelle notti di temporale: primissimi piani su occhi terrorizzati, maniacalità nei dettagli tanto che noi stessi proviamo il dolore fisico che sentono i personaggi,  ambientazione sempre vaga e destabilizzante e, soprattutto, una colonna sonora da brivido. Quella di Profondo Rosso del gruppo rock progressivo Goblin ci ha ossessionato dai cellulari di un buon quinquennio, ma Dario non disdegna nemmeno grandi maestri come Verdi col suo Và Pensiero.

Non posso certo non fare qui un cenno all’amatissima figlia di Dario, Asia Argento, sua musa e protagonista di diversi film… anche lei non ha fatto della solarità la sua caratteristica principale e probabilmente ha ricercato nei suoi uomini la stessa inquietante immagine del padre… con Morgan ci era andata vicina ma non fu abbastanza soddisfatta!

Allora, ditemi la verità, chi di voi non si è coperto gli occhi davanti alle sue scene più crude??

DARIO AREGNTO è NATO A ROMA IL 7 SETTEMBRE 1940 SOTTO IL MANIACALE SEGNO DELLA VERGINE.

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