Utopia o distopìa? Il futuro di Meta osservato attraverso i cicli planetari

Erano le 10 del mattino di una soleggiata giornata di fine ottobre, quando Mark Zuckerberg ha aperto Facebook Connect, una conferenza che riunisce ogni anno tecnici e sviluppatori informatici che lavorano con la realtà virtuale.

“Quest’anno, però, le cose saranno un po’ diverse dal solito,”  ha esordito Zuckerberg.

Forse aiutato dall’effetto di un Marte in congiunzione al suo Plutone natale e opposto a Mercurio (pianeta della comunicazione), il CEO di Facebook si preparava a dare delle notizie destinate a rivoluzionare il futuro della sua azienda e, forse, dell’umanità.

Quella sera, incuriosita dal vociare mediatico che si era sollevato, vino rosso alla mano mi sono messa a guardare i video della presentazione. Ero incredula mentre osservavo Mark Zuckerberg, occhi vitrei e movenze quasi aliene, proporre la sua visione di un futuro in cui le persone vivranno nel Metaverso, un ibrido tra realtà tangibile e virtuale, dove sarà possibile creare avatar, arredare la propria casa virtuale e partecipare a conferenze virtuali con ologrammi virtuali.

Il Metaverso ancora non esiste, ed è anche possibile che, provato dai transiti di Urano e Saturno, Zuckerberg sia in balia di un delirio di onnipotenza. Inoltre, il fondatore di Facebook, sta vivendo una quadratura di Plutone al suo Mercurio natale, transito che porta scandali come i recenti Facebook Papers, ma anche una profonda trasformazione mentale e comunicativa, segnando un periodo perfetto per rivoluzionare le proprie visioni e incanalare le energie in progetti ambiziosi.

È tipico della cultura della Silicon Valley vendere visioni ben prima di prodotti, proponendo ipotesi – tecnologie – che si autoavverano grazie al sostegno di coraggiosi investitori – venture capitalists. A volte però il gioco è anche sfuggito di mano, come rivelato dalla vicenda di Theranos che vede la sua fondatrice e CEO Elizabeth Holmes rischiare vent’anni di carcere per frode dopo aver venduto una tecnologia che non è stata in grado di produrre. 

L’analisi astrologica,ci puo’ offrire strumenti per ipotizzare quello che potrebbe accadere a Meta, com’è stata rinominata l’azienda che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp – tra gli altri.

Gli astrologi concordano che nei prossimi anni vedremo un avanzamento tecnologico sempre più veloce e importante. L’era dell’Acquario porta con sé valori forti di collettività e apertura mentale ma anche tecnologici. Non a caso Urano, per eccellenza il pianeta della tecnologia, è uno dei pianeti simbolo del segno dell’Acquario.

Questa tendenza sarà sicuramente accelerata nel momento in cui Plutone farà capolino in Acquario nel 2023 e ci entrerà definitivamente nel 2024 per starci vent’ anni. A rafforzarlo si unirà Urano che entrerà nel segno dei Gemelli nel 2026 e aggiungerà una nota mercuriale e veloce alla corsa tecnologica. Queste tendenze si possono confermare anche analizzando le similitudini nei cicli planetari che hanno caratterizzato le rivoluzioni tecnologiche del passato recente.

I primi computer a programma memorizzato (la tecnologia che ha poi portato ai moderni computer) fecero la loro comparsa proprio durante il transito di Urano in Gemelli negli anni quaranta dello scorso secolo. Il primo trasferimento di dati tra l’università di Los Angeles e l’istituto tecnologico di Stanford, che diede il via a Internet, avvenne invece il 29 Ottobre del 1969, quando una congiunzione propizia di Urano, Mercurio e Giove in Bilancia (altro segno d’aria) aprì le danze del cambiamento dei sistemi di comunicazione. Tutto ciò avveniva negli anni in cui l’Era dell’Acquario veniva annunciata a gran voce e il sogno di una realtà uguale per tutti e di un amore universale accendeva gli animi dell’Occidente.

Il  “World Wide Web” vero è proprio invece ha fatto la sua comparsa nel 1991, nato sotto uno stellium in Vergine (l’altro segno uraniano dello zodiaco). In quel periodo Mercurio in Vergine si trovava in trigono con Urano, aspetto di esaltazione reciproca, mentre un Giove in Leone e una Luna in Gemelli rafforzavano l’entrata dirompente di quella che si è rivelata la più grande rivoluzione degli scorsi 30 anni.

Da lì in poi il cambiamento è stato veloce e senza sosta, e il Metaverso di Zuckerberg sembra inserirsi come naturale prosecuzione di questo processo.

Questi passi in avanti della tecnologia hanno portato innumerevoli vantaggi tra cui l’accorciamento delle distanze geografiche, la facilità di accesso alla cultura, la velocizzazione delle comunicazioni. Tuttavia, in tempi recenti è sempre più diffusa la consapevolezza che quella che sembrava la più grande rivoluzione democratica del nostro tempo (informazione e reti sociali libere e gratuite) sia pagata in realtà a caro prezzo.

Una delle voci più attive in tal senso è quella di Jaron Lanier, informatico e attivista che negli anni Ottanta contribuì a creare la realta’ virtuale, e oggi mette in guardia il pubblico sui rischi legati ai social network. Autore del libro Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social, Lanier si batte per soluzioni alternative a quello che lui definisce “impero delle modifiche comportamentali.”

Così come Mark Zuckerberg, anche Jaron Lanier è del segno del Toro con Venere in Toro e Mercurio in Ariete quasi agli stessi gradi, ma con il suo Marte in pesci e una spumeggiante luna in Leone Lanier è dotato di uno spiccato idealismo.

Possiamo aspettarci che anche la futura accelerata tecnologica nell’era dell’Acquario porterà con sé opportunità e rischi. In questo cambiamento già in atto, il potere centralizzato capricornino va perdendo di importanza e lascia spazio a un mondo senza confini e barriere. Tuttavia, l’utopia di una realtà diversificata e di opportunità alla portata di tutti rischia di portare con sé un lato oscuro di isolamento. In un momento così acquariano di esaltazione del singolo, c’è la possibilità di frammentazione della realtà in tante micro realtà disconnesse tra loro. Terreno ideale per la creazione di infinite nuove realtà virtuali, malleabili secondo l’umore e desideri del momento, a portata di click. 

Qualunque sia il destino di Meta, Zuckerberg ha scelto un giorno poco propizio per annunciare al mondo la sua visione (purtroppo nella Silicon Valley ancora non consultano gli astrologi!) Negli ultimi giorni di ottobre Venere e Nettuno in quadratura velavano le persone di un’aura di delusione e disillusione, Marte quadrato a Plutone aggiungeva un’aria aggressiva e tesa, mentre una luna in Leone ma provata, ci rendeva più suscettibili ed emotivi. 

In molti hanno reagito al Metaverso con disappunto e timore. Su Twitter uno degli hasthag più diffusi è stato #deletefacebook, usato da utenti spaventati da un futuro che sembrava tratto un episodio di Black Mirror. 

Personalmente, al termine della presentazione un misto di paura e malinconia mi hanno assalita. Avevo solo un gran desiderio di spegnere il computer e andare a fare una passeggiata. Arriverà il giorno in cui potrò avventurarmi nel cuore dell’Amazzonia direttamente dal salotto di casa mia, ma lì per lì ho sentito il bisogno di uscire a fare due passi nel mondo reale. Non c’è nulla come l’odore umidiccio delle prime giornate di novembre e il rumore croccante delle foglie secche pestate per strada. 

Ogni cambiamento porta con se’ rischi e opportunità e in quest’ottica si rivela utile poter guardare al futuro e interpretare i cicli astrologici che ci raccontano la direzione in cui la collettività si muove, permettendo di porre domande e riflessioni che possono aiutare nell’affrontare il divenire. Poi il resto lo vedremo un passo alla volta.

Scritto da @niki_guitart

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